Nel 2020 160 milioni di case in tutto il mondo hanno scelto di guardare show Netflix con tematiche ambientali
Netflix annuncia il progetto Emissioni zero + Natura, con l’obiettivo di raggiungere zero emissioni nette di gas serra entro la fine del 2022, mantenendolo anche negli anni successivi.
Alcuni dei principi su cui si basa il progetto
Riduzione delle emissioni
Per limitare il surriscaldamento globale a 1,5°C, come previsto dagli obiettivi dell’accordo di Parigi, le emissioni interne verranno ridotte. Inoltre, le emissioni dirette e indirette verranno ridotte del 45% entro il 2030, in ottemperanza alle Linee guida della Science-Based Targets Initiative.
Conservazione dei sistemi di stoccaggio del carbonio esistenti
Entro la fine del 2021 le emissioni che non possono essere eliminate all’interno dell’azienda, tra cui le emissioni Scope 3, saranno controbilanciate da investimenti in progetti che azzereranno le emissioni di carbonio nell’atmosfera. Verranno protette aree naturali a rischio come le foreste tropicali, che sono cruciali per raggiungere gli obiettivi climatici in tutto il mondo.
Rimozione del carbonio dall’atmosfera*:
Entro la fine del 2022 verranno realizzati degli investimenti nella rigenerazione di ecosistemi naturali essenziali per raggiungere lo zero netto. Questi progetti, come il ripristino di praterie, mangrovie e terreni fertili, consentono di catturare e immagazzinare il carbonio oltre a garantire altri benefici.
Chi cura il progetto
Emma Stewart, Netflix Sustainability Officer, che riveste questo ruolo da ottobre 2020, ha così commentato il progetto: “Ho lavorato come scienziata in Paesi come Kenya, Brasile e Messico, studiando gli ecosistemi che la natura mette a disposizione del nostro pianeta rendendo possibile la vita. Oggi ho la fortuna di poter combinare il mio amore per la scienza e per lo storytelling a Netflix, dove il nostro obiettivo è intrattenere il mondo. Come dice lo stesso David Attenborough – “Dobbiamo collaborare con la natura, non ostacolarla” – Emissioni zero + natura è il nostro primo tentativo in questa direzione, che mette la natura al centro del nostro impegno: ci consente di decarbonizzare l’economia, mentre ci impegniamo nel ripristino di questi sistemi di sostegno alla vita.”
La strategia di Netflix è in linea con le più recenti direttive della Oxford University e ai criteri della Science-Based Targets Initiative (SBTi), secondo i quali il programma attuato soddisfa 10 su 10 delle linee guida suggerite dalla SBTi. Inoltre, si fonda sulla consulenza fornita da oltre 60 professionisti, dai ricercatori del Lawrence Berkeley National Laboratory, agli esperti di energie rinnovabili e aviazione sostenibile presso ENGIE Impact, fino agli specialisti di policy presso il Natural Resources Defense Council. Infine, Netflix ha creato un gruppo consultivo indipendente formato da esperti che fungono da consulenti volontari.
Dove trovare la sostenibilità nei contenuti disponibili su Netflix
Il tema della sostenibilità è anche al centro dei contenuti prodotti e distribuiti da Netflix. Nel 2020, infatti, 160 milioni di case in tutto il mondo hanno scelto di guardare su Netflix almeno un film o una serie che ha aiutato gli spettatori a comprendere meglio le questioni ambientali. Ad esempio, 100 milioni di case hanno guardato Il nostro pianeta dal suo debutto nell’aprile 2019, la docuserie David Attenborough: una vita sul nostro pianeta ha ottenuto due Emmy e molti altri premi, mentre il docufilm Il mio amico in fondo al mare ha ottenuto una candidatura agli Oscar dopo aver conseguito altre vittorie. Tanti gli altri titoli dedicati a tematiche ambientali, tra cui Notte sul pianeta Terra, Ballando con gli uccelli, Pianeta assurdo, Chasing Coral e Piccole creature. In arrivo il prossimo 22 aprile, David Attenborough: la vita a colori.
*Alcuni dei progetti già attivati da Netflix in questa direzione: il progetto Lightning Creek Ranch in Oregon, che mostra come Netflix persegue concretamente l’obiettivo della “conservazione” attraverso investimenti nella protezione della più grande prateria del Nord America; in Kenya, il progetto Kasigau Corridor REDD+, volto a proteggere le foreste aride che fungono da habitat per centinaia di specie in via di estinzione e offrono alle popolazioni locali opportunità di reddito alternative ad attività come il bracconaggio
Fonte: comunicato stampa
Foto: Netflix