Riciclo degli imballaggi di carta e cartone in Italia: centrati gli obiettivi UE per il 2030
Lo riporta COMIECO nella 26esima edizione del Rapporto Annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia. Sono 3,5 milioni le tonnellate di materiali cellulosici raccolti dai Comuni italiani. L’Emilia Romagna si conferma al primo posto. In generale il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici nel 2020 supera l’87% e proietta l’Italia al raggiungimento degli obiettivi 2030 dell’UE con largo anticipo.
In un anno caratterizzato dalla pandemia, dalle molteplici restrizioni ad essa legate, ma anche dall’aumento dell’e-commerce e del delivery, la raccolta differenziata di carta e cartone si conferma una pratica consolidata. È quanto rileva COMIECO, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, nel suo Rapporto Annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia, giunto alla ventiseiesima edizione.
Con una resa pro-capite media di 57,2 kg/abitante-anno, nel 2020 sono stati differenziati complessivamente quasi 3,5 milioni di tonnellate di materiale cellulosico, con un lieve decremento dello 0,6% sull’ultimo anno, effetto diretto delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, pari a circa 22mila tonnellate. Una flessione che non riguarda il Sud che con 34mila tonnellate di carta e cartone raccolte in più rispetto al 2019 continua il suo percorso di crescita, superando le 900.000 tonnellate complessive.
La pandemia rallenta la crescita quantitativa ma non incide sulla qualità della raccolta.
“I numeri del Rapporto confermano la centralità della raccolta differenziata come abitudine quotidiana, anche in uno scenario profondamente mutato, a partire dalla riduzione della produzione dei rifiuti che ha avuto una flessione prevedibile con la pandemia. Ciò nonostante, le raccolte differenziate hanno tenuto, in particolare quella di carta e cartone” – dichiara Carlo Montalbetti, Direttore Generale Comieco. “In un contesto in cui – a livello nazionale – i rifiuti si riducono del 3% e le raccolte differenziate complessive calano del 2,5%, quella di carta e cartone diminuisce di poco, solo dello 0,6%. In controtendenza il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici arrivato a quota 87%, ben 6 punti percentuali sopra rispetto al 2019”.
Questo trend, frutto anche delle nuove abitudini di vita e di consumo legate al ricorso allo smart working, all’assenza di turisti e alla chiusura di esercizi commerciali e della ristorazione, emerge con maggior forza nelle grandi città come Milano, Torino e Firenze. In queste realtà la produzione complessiva di rifiuti urbani diminuisce (-8,2%) come pure la raccolta differenziata complessiva (-8,5%) ma la frazione carta e cartone meno delle altre (-3,5%). Ciò significa che l’attenzione per i rifiuti cellulosici, anche in un contesto in cui se ne producono meno, resta alta.
Questo quadro di sostanziale stabilità della raccolta a livello nazionale è da leggere in chiave positiva sotto il profilo delle quantità ma anche della qualità. Relativamente alla “raccolta famiglie”, il 2020 consolida il cambio di passo iniziato nel 2019: per il secondo anno consecutivo, il dato medio (2,29%) di presenza di frazioni estranee rientra nei parametri stabiliti per la prima fascia qualità (3%) mentre la raccolta presso le attività commerciali si conferma di eccellente livello.
La raccolta in convenzione: crescita dei volumi gestiti. L’accordo ANCI-CONAI e la sussidiarietà al mercato.
Il 2020 non è stato solo l’anno della pandemia, altre novità – infatti – hanno interessato la filiera della carta, a partire dall’entrata in vigore (il 1° maggio) del nuovo accordo ANCI-CONAI (2020-2024). La carta, attraverso il proprio Allegato Tecnico, è stata la prima filiera a definire l’intesa. Grazie alla possibilità di modulare il rapporto con Comieco in modo da massimizzare i ricavi, e anche a causa dell’andamento discontinuo dei prezzi nel corso dell’anno, molte amministrazioni comunali hanno scelto di tornare ad affidare al Consorzio quote di materiale prima gestite fuori dalla convenzione. Questo ha portato il Consorzio, nel 2020, a gestire circa 400mila tonnellate in più rispetto al 2019 (+19,3%), corrispondenti a +20 milioni di euro erogati ai Comuni rispetto al 2019, gestendo complessivamente l’avvio a riciclo 2,43 milioni di tonnellate di carta e cartone, ossia il 69,6% della raccolta comunale nazionale.
“Nel 2020 è stata ulteriormente confermata la sussidiarietà al mercato del sistema consortile, capace di ammortizzare le variazioni del mercato e gestire volumi addizionali, garantendo il servizio di ritiro e dunque l’avvio a riciclo di carta e cartone su tutto il territorio nazionale. Accompagnando lo sviluppo della raccolta differenziata in tutta Italia, Comieco dal 1998 ha corrisposto quasi 2 miliardi di euro ai Comuni in convenzione – 150 milioni di euro solo nel 2020” – afferma Alberto Marchi, Presidente di Comieco.
Quantità e qualità: l’andamento della raccolta al Sud, Centro e Nord.
Il Rapporto delinea una situazione italiana caratterizzata da aree con andamenti discontinui. Sono state confermate le proiezioni di dodici mesi fa ma con valori nettamente inferiori a quanto fosse prevedibile dopo il lockdown duro della primavera 2020. Il Sud, che ha risentito meno gli effetti delle restrizioni, prosegue il suo trend di crescita nei volumi raccolti (+4%), distinguendosi per essere l’unica macroarea in positivo del Paese, mentre tra Centro (-2,8%) e Nord (-1,8%) si registra un calo di oltre 56mila tonnellate, effetto diretto dei mesi di fermo. Il Sud, dunque, cresce nella raccolta con +34mila tonnellate – dimostrando l’efficacia degli investimenti nelle regioni meridionali – con una resa pro-capite media che si attesta sui 43 kg/abitante, mentre c’è ancora molto da fare sotto il profilo qualitativo dei conferimenti. In termini di volumi, la crescita di questa area è trainata da Campania (+10.703 t), Calabria (+6.281 t), e Sicilia (+4.611 t), mentre dal punto di vista di miglioramento della performance, è il Molise (+8,2%) a guidare la classifica. Anche nel 2020, in termini assoluti, i volumi raccolti al Sud (905mila t) sono superiori a quelli dell’area Centro.
Il Centro, segnando un -2,8% equivalente a -23mila tonnellate, perde esattamente quello che aveva “guadagnato” lo scorso anno. In particolare, la Toscana (-14mila t), nonostante si confermi capofila della macroarea per raccolta pro-capite (77,4 kg/ab-anno) e cuore pulsante del riciclo di carta e cartone in Italia, incide per oltre la metà sul decremento dell’area.
Il Nord, invece, ha perso oltre 33mila tonnellate rispetto al 2019 (-1,8%). Un incoraggiante segno positivo si segnala per la Liguria (+2,7%) e la Valle d’Aosta (+1,2%) mentre le diminuzioni più forti si registrano in Veneto (-3,8%) ed Emilia-Romagna (-3,7%) che, nonostante un calo di oltre 14mila tonnellate, mantiene il primato nazionale nella raccolta media pro-capite (82,1 kg/ab). Dal punto di vista della qualità della raccolta, invece, il Nord continua a crescere nonostante la base di partenza sia già la migliore a livello nazionale, mentre il Centro (pur migliorando) e il Sud (che invece peggiora) restano ancora al di sopra della soglia di impurità del 3% indicata dall’Allegato Tecnico Carta.
Raggiunti gli obiettivi di riciclo UE fissati al 2030: la filiera della carta e del cartone, sistema industriale “faro” dell’economia circolare.
Il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici
Dal Rapporto Comieco emerge un ulteriore risultato positivo: il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici – complice la riduzione dell’immesso al consumo – ha raggiunto l’87,3%, ossia una percentuale che con 10 anni di anticipo proietta l’Italia verso gli obiettivi UE al 2030 e la conferma ai primi posti in Europa per i volumi di carta e cartone avviati a riciclo e del tasso di riciclo. Un risultato importante frutto di un sistema industriale essenziale per il Sistema Paese che ha continuato a garantire la piena operatività anche nei mesi più complicati del 2020, dovuti alle restrizioni della pandemia.
Uno dei poli industriali italiani più importanti per il riciclo della carta ha sede in Veneto e conta 9 cartiere (una delle quali – con sede a Verona – specializzata nel riciclo degli imballaggi accoppiati), che complessivamente utilizzano circa il 15% della carta e del cartone raccolti dai comuni italiani, e 25 impianti di gestione della raccolta differenziata di carta e cartone. Proprio il Veneto e – in particolare – Verona ospita la presentazione della ventiseiesima edizione del Rapporto annuale Comieco.
“Siamo orgogliosi di ospitare questo importante appuntamento che ci darà il quadro degli obiettivi raggiunti fino ad ora, indicandoci al contempo la strada ancora da percorrere – spiega il sindaco di Verona Federico Sboarina -. Negli ultimi anni a Verona sono state portate avanti numerose operazioni virtuose a favore dell’ambiente, grazie alla collaborazione di soggetti pubblici e privati. Tra tutte l’avvio del sistema nazionale di raccolta dedicato ai pannolini usati. Un progetto pilota rivoluzionario di cui la nostra città è stata capofila. Così come l’installazione di nuovi cassonetti intelligenti per il conferimento dei rifiuti in maniera differenziata. Iniziative innovative che hanno potuto prendere il via solo grazie all’effettiva volontà di cambiare abitudini di vita. Per questo, oltre allo sviluppo di nuove tecnologie a favore dell’ambiente, è importante accrescere nella collettività i buoni comportamenti in grado di ridurre i tanti fattori inquinanti prodotti quotidianamente all’interno di aziende e industrie, così come nelle case dei veronesi, e immessi nell’ambiente urbano. Azioni positive che, come la raccolta e riciclo di carta e imballaggi, possono davvero migliorare la nostra vita e il futuro del Pianeta”.
“Ringrazio gli organizzatori per questo importante evento nazionale che vede la città di Verona protagonista. Una città che ha fatto delle politiche del riciclo, della circular economy e della sostenibilità ambientale una delle sue principali mission.” Dichiara Bruno Tacchella, Presidente Amia Verona. “Linee guida all’insegna del green e del corretto smaltimento dei rifiuti, tra i quali anche quelli di carta e cartone, che fanno di Amia un modello virtuoso, come dimostrato anche dai numeri che vedono un indicatore di 65,7 kg di carta e cartone differenziati da ogni cittadino, in linea con i migliori asset a livello nazionale. La raccolta differenziata del materiale cartaceo a Verona viene erogata da Amia attraverso diverse modalità. Tramite raccolta tradizionale con cassonetto stradale, specificamente dedicato a tali materiali, con frequenza di svuotamento di due o tre volte la settimana. Con raccolta porta a porta per le utenze domestiche, mentre per quelle commerciali esiste un apposito servizio, sempre tramite raccolta porta a porta con frequenza giornaliera, specialmente per le numerose attività presenti nel centro storico, oltre 500. A queste modalità va inoltre aggiunta la possibilità di conferire carta e cartone presso la nuova isola ecologica, una struttura moderna ed efficiente recentemente inaugurata in via Avesani. Lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti in termini quantitativi e qualitativi, la sinergia tra Amia e l’amministrazione comunale, continue campagne di sensibilizzazione ed informazione nelle scuole e nelle piazze cittadine, i nuovi cassonetti intelligenti sperimentati in alcune circoscrizioni, sono sicuramente alla base dell’azione quotidiana della nostra società. Anche durante il lockdown, i nostri operatori hanno garantito ininterrottamente tutti i livelli ottimali del servizio di raccolta e smaltimento di carta e cartone”.
Fonte: Comunicato Stampa
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